Riconquistare il popolo by Leonardo Cecchi

autore:Leonardo Cecchi [Cecchi, Leonardo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2023-07-31T12:00:00+00:00

Innovare o morire

È sabato mattina e sto scrivendo questo paragrafo seduto davanti a un pc, tenendo lo smartphone alla mia destra per aiutarmi nel cercare informazioni online senza chiudere Word. Assieme alla camicia e dei comodi jeans, indosso i miei occhiali senza i quali non potrei certo lavorare.

No, non sono impazzito, amici. Ho infatti deciso di condividere con voi questa descrizione personale apparentemente inutile per dimostrare qualcosa di importante: se, per magia, l’Italia non fosse mai esistita, la descrizione che ho appena fatto non avrebbe avuto alcun senso, giacché gli stessi oggetti da me descritti non sarebbero probabilmente esistiti (o sarebbero stati diversi) almeno non con i nomi e le forme che oggi conosciamo.

Avete capito bene: sto parlando di invenzioni. La mia quotidianità, questa mattina in cui sto lavorando al mio libro, ruota infatti in buona misura attorno a invenzioni italiane. La mia e milioni di altre, da decenni e più, per milioni di altre persone.

Il computer che sto usando funziona infatti grazie a microprocessori che gli consentono, in questo preciso momento, di elaborare le istruzioni che io stesso sto dando. E il primo microprocessore della storia, l’Intel 4004, venne inventato da un italiano per altro ancora in vita, Federico Faggin, fisico e inventore vicentino naturalizzato statunitense. Allo stesso modo, anche lo smartphone che mi è ora di supporto al lavoro funziona grazie a microprocessori. Uno smartphone che è evoluzione del telefono, inventato come sappiamo da Antonio Meucci. Ma la cui tecnologia ha origine, alla base, anche dalle innovazioni di un altro italiano, Guglielmo Marconi, inventore della radio che dimostrò che la comunicazione senza fili e a lunga distanza era possibile. Un principio questo che ha avuto evidenti ripercussioni nella comunicazione moderna.

Persino cosa indosso è in larga parte frutto dell’inventiva italiana. I jeans, uno dei pantaloni più diffusi al mondo, sono quasi certamente di origine genovese; e sembra addirittura che la stessa parola jeans derivi dal francese Gênes, ossia Genova. Ma anche gli occhiali senza i quali non potrei lavorare sono un’invenzione italiana. Queste protesi che oggi aiutano oltre un miliardo di persone, molte delle quali senza di esse non potrebbero avere quotidianità normali, sono state inventate in Italia nel XIII secolo, probabilmente a Pisa o nella Repubblica di Venezia.

Ora, questo che ho appena fatto è solo un piccolo esempio. Ho infatti passato ai raggi X della storia elementi riconducibili a una piccolissima porzione di quotidianità. Eppure, nonostante la modestia di questa porzione, penso sia emerso chiaramente quanto e come le invenzioni italiane abbiano contribuito a cambiare il mondo. E potrei ora continuare parlando della pila di Volta, del motore a scoppio di Barsanti e Matteucci, del reattore nucleare di Fermi, della nitroglicerina di Sobrero. O il sistema bancario, l’elicottero, il radar, l’autovelox (questo potevamo risparmiarcelo: si scherza!), il fax e altro ancora nella lunghissima lista di invenzioni italiane. A volte vere e proprie scoperte pionieristiche, altre importanti innovazioni che hanno rivoluzionato, migliorato e implementato tecnologie già esistenti.

Ma non basterebbe un paragrafo, un capitolo o un libro, perché sono davvero tante.

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